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9-8-1960

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Tutte le opere: Nicoletta Deva Tortone
Riproduzione fotografica delle opere: Flavio Tiengo
Testi: Giulia Marchi, Giulia Capotorto, Nicoletta Deva Tortone
Lingua: Italiano
Formato: Copertina rigida, 25x25 cm, 128 pagine
Edizione limitata: 100 copie
ISBN 9788831403214


La pratica di Nicoletta è una prassi alchemica. Un fare corporeo, una disciplina dell’ agire, una dottrina divinatoria alla ricerca del sé. L’ artista si muove come un aruspice ed esamina le viscere del suo lavoro; pellicole ed immagini sacrificate alla ricerca del “templum”, dello spazio sacro verso il quale proietta la sua personale volta celeste.

Il suo lavoro parla dell’ essenza del corpo e del suo linguaggio, parla di chimica della fotografia, di memoria, di negazione, di morte e di trasformazione. Utilizza la fotografia in quanto possibilità di dialogo facendo interagire eros e thanathos, sacro e profano (...)

L’ artista contamina, decostruisce: collages, lacerazioni del supporto, fili, graffe metalliche, coloriture manuali si innestano sulle pellicole fotografiche ed invadono la carta stampata. Le sue immagini sono corpi indagati, sono “tabulae anatomicae” da studiare con meticolosa attenzione, autopsie da leggere e rileggere cercando un possibile rimedio al caos. I corpi protagonisti indiscussi vengono svelati per poi essere rinnegati, martoriati ed infine sanificati; le immagini un tessuto connettivo fatto di ricordi da guarire e di ferite da medicare. Un procedimento di costruzione/decostruzione dove gli amabili resti salvati dalle immagini frammentarie ma originarie forniscono un’ impalcatura all’ opera, sostengono e immobilizzano lo sguardo. Ecco che i suoi fili rossi divengono suture, un elemento medicale, curativo atto a restituirci un corpo fisico rigenerato che ha infine preso coscienza di sé e della propria complicata esistenza. L’ immagine si fa simulacro; i corpi possono infine essere riportati in vita.

(Giulia Marchi | febbraio 2023)