Il paparazzo più famoso degli Stati Uniti è Ron Galella. Le affinità elettriche furono quelle passionali tra Man Ray e Lee Miller.
Due mostre ricche di suggestioni e di erotismo che ho visitato e che mi hanno piacevolmente inebriata.>>
La Toscana, un appassionante viaggio tra bellezza naturale e cultura senza tempo.
Ecco alcune curiosità sulla Toscana pensate per te!
1. Ponte vecchio
A Firenze, Ponte Vecchio ha passato tempi difficili. Nel 1944, durante la ritirata nazista, tutti i ponti della città furono distrutti tranne Ponte Vecchio, risparmiato grazie al fascino che esercitava su Hitler. Poi, nel 1966, un’alluvione devastante ha colpito la città. Ponte Vecchio, sebbene danneggiato e infangato, è rimasto in piedi, testimone indelebile della sua forza e resilienza.
2. Cipressi a San Gimignano
San Gimignano è una pittoresca città toscana di origine medievale.
È famosa per le sue torri che svettano sopra il panorama urbano, conferendo al luogo un aspetto unico e caratteristico. La sua fama, infatti, si deve soprattutto ad esse. In epoca medievale San Gimignano vantava ben 72 torri, che conferivano al suo skyline un aspetto unico. Tuttavia, oggi ne rimangono soltanto 14. Tra queste, la Torre Rognosa è la più antica, risalente all'inizio del XIII secolo; mentre la Torre Grossa è la più alta, raggiungendo i 54 metri. Queste torri costituiscono una parte significativa del fascino e della storia di San Gimignano, offrendo ai visitatori un affascinante viaggio nel passato della città.
3. L’Eroica
L'Eroica di Firenze è una celebre competizione ciclistica che si svolge annualmente nelle pittoresche colline della Toscana. L'Eroica è stata ideata da Giancarlo Brocci, un appassionato ciclista italiano, nel 1997. L'idea di Brocci era quella di creare un evento ciclistico che richiamasse le radici tradizionali del ciclismo, creando un'atmosfera unica, che incentiva la partecipazione di ciclisti provenienti da tutto il mondo.
La corsa ripercorre i percorsi delle strade sterrate che rendono omaggio alla tradizione. Per questo motivo, nel 2010 si decide di correre una tappa del Giro d'Italia proprio sul percorso dell'Eroica, arrivando a Montalcino.
4. Via Fillungo a Lucca
Via Fillungo offre un'affascinante passeggiata costellata di negozi, caffè e ristoranti, creando un'atmosfera unica nel cuore di Lucca. Lunga 700 metri, traversa la città dalla medievale Porta dei Borghi a Via Santa Croce, si avvicina a Piazza dell'Anfiteatro e la Chiesa di San Frediano. Nell'ultima parte, la parte che ricalca il cardo romano, vi si incontrano la Chiesa di San Cristoforo e la Torre delle Ore. Qui, salendo la torre, è possibile incontrare il fantasma di Lucida Mansi, che aveva ceduto l'anima al diavolo per conservare giovinezza e bellezza. Quando il termine di trent’anni scadde, salì sulla torre cercando di fermare l'orologio e l'avanzare del tempo, ma senza successo, dovette poi scontare la sua penitenza.
Puoi scoprire tante altre curiosità dedicate alla Toscana nel nostro nuovo Journal "Toscana"!
]]>Ecco alcune curiosità su Amburgo!
1. Elbphilharmonie
L'Elbphilharmonie ad Amburgo è un capolavoro pluripremiato: dal punto di vista architettonico, musicale e finanziario desta grande interesse.
La facciata dell'“Elphi”, come chiamata ad Amburgo, è composta da circa 1.100 finestre in vetro ottimizzate per l'acustica, che contribuiscono al suo affascinante aspetto ondulato, che riflette l'acqua circostante.
Oggi è diventata un elemento iconico nello skyline portuale e cittadino, che ha sicuramente lasciato un'impronta significativa sulla scena culturale tedesca e internazionale.
2. Streetart
Le opere d'arte più cool nel centro di Amburgo si trovano all'aperto, completamente gratuite e senza dover fare lunghe code. Nei quartieri di Karo, Schanzen e Gängeviertel, a St. Pauli, così come ad Altona e Ottensen, la street art è molto presente.
In alcune zone, intere strade si sono trasformate in gallerie a cielo aperto, che non rappresentano solo un'aggiunta colorata alla città, ma rappresentano una forma di espressione artistica che riflette l'anima creativa e diversificata della comunità.
3. St. Pauli und die roten Lichter
St. Pauli, nonostante il suo nome sacro, ha una storia vivace. Nel XVII secolo, divenne un noto quartiere del divertimento lungo la Reeperbahn, intrattenendo marinai da tutto il mondo. Conosciuto come il “Kiez”, ospita una miscela affascinante di templi della scena, club, teatri e ristoranti. Tra le attrazioni, l’Indra-Club, dove i Beatles iniziarono la loro carriera. La “Große Freiheit” attrae turisti, mentre la Herbertstraße presenta bordelli con donne offrenti dietro vetrine luminose.
St. Pauli è anche famoso per il suo club di calcio FC St. Pauli, noto per il suo impegno sociale e la sua base di tifosi diversificata.
La zona continua a essere un’eclettica e vibrante espressione di cultura e storia.
4. Dockland
Il Dockland, suggestivo complesso di uffici a forma di parallelogramma ad Altona, si distingue per la sua eccentricità estetica e funzionale.
Creato a somiglianza di una nave, offre una vista spettacolare sull'Elba dal suo bug di 40 metri, dando la sensazione di trovarsi su un lussuoso transatlantico.
La struttura innovativa si estende oltre l'esterno, con ascensori che si spostano diagonalmente seguendo le linee della struttura.
Questo edificio non è solo uno spazio di lavoro; gli amanti dell'architettura e i visitatori possono salire i 136 gradini fino a una piattaforma panoramica pubblica per godere di ulteriori viste spettacolari sulla città e sul fiume.
Puoi scoprire tante altre curiosità dedicate ad Amburgo
nel nostro nuovo Journal "Hamburg"!
Consiglio questo libro perché vi farà viaggiare alla scoperta di una delle regioni più belle d’Italia.
... leggi tutto su https://amantedilibriblog.wordpress.com/2024/01/31/alla-scoperta-dellisola-con-my-mini-sicilia/
]]>L'autrice, Alessandra Dammone, siciliana di nascita e in ogni fibra, ci guida attraverso un viaggio unico in cui l'arte del bere diventa un'esperienza sensoriale senza precedenti. La sua introduzione offre uno sguardo approfondito sul contesto che ha ispirato la creazione di questo libro, gettando le basi per una esplorazione indimenticabile nel mondo dei cocktail siciliani contemporanei.
" Vivo la Sicilia da più di quarant’anni. Ci sono nata, cresciuta e tornata dopo ogni viaggio. La percepisco nelle vene e sotto pelle.
Eppure mi sembra ancora di non conoscerla davvero, di non riuscire a coglierne del tutto la magia, di non essere mai capace di esaurirla a parole.
Sarà l’unione perfetta del mare e la terra, la gioia inaudita della luce e dei colori o l’odore pungente delle alghe arse dal sole. Sarà l’effimera consistenza dei gelsomini che si sfogliano all’imbrunire, la festa dei fichi maturi o lo sciabordio delle onde che si avverte costante, nella mente, anche quando il mare è lontano da noi.
Sarà la potenza dirompente dei singoli elementi o sarà forse che la suggestione dell’isola intera è molto più potente della somma delle sue parti, il risultato è una terra maliarda e generosa, ma ineffabile oltre ogni immaginazione.
Il libro che avete tra le mani nasce dalla stupita accettazione di tale inenarrabile malia, e dalla convinzione di avere a che fare con un luogo al di fuori del mondo, un iperuranio dove tutto il buono possibile, o almeno un’alternativa altrettanto deliziosa, riescano a nascere e crescere rigogliosi, sfidando le leggi della fisica, della botanica e, spesso, anche quelle più banali della logica.
(...)
Ma qual è oggi lo stato della Mixologia in Sicilia? È possibile applicarvi le stesse regole che abbiamo visto funzionare con successo in cucina? Si può ragionare per intelligenti sostituzioni alla ricerca di inusitati equilibri nel solco del già noto, e realizzare qualcosa di veramente inedito a partire da ispirazioni locali e materie prime a volte di nicchia, a volte comuni, ma non per questo meno straordinarie?
A sorpresa, ma forse neanche troppo, la riposta è che non solo questo piccolo grande prodigio è possibile, ma è che già in corso, sotto i nostri occhi distratti, da più di qualche anno a questa parte. Non un sussulto celato, non un mutamento sotterraneo che si sviluppa in sordina, ma un vero e proprio moto sovversivo è in atto sui banconi e nei locali della terra di Trinacria.
Una rivoluzione siciliana che declina una precisa identità territoriale, fatta non solo di materie prime, ma anche di modi, abitudini e attitudini, al servizio del palato e della gola del cliente.
Il risultato è raccolto nelle proposte di questo libro: twist on classic (ovvero rivisitazioni di grandi cocktail della tradizione) e nuovi drink realizzati non esclusivamente con ingredienti del territorio, ché la Sicilia, si sa, è terra di condivisione, di accoglienza e di inclusione, soprattutto a tavola, ma dal carattere spiccatamente siciliano, realizzati da barman che fanno dell’arte del miscelare non solo il proprio mestiere, ma la prospettiva (alcolica) di tutta una vita.
Questo libro si presta ad almeno tre letture diverse: è un’istantanea sul felice stato dell’arte della mixologia in Sicilia, capofila nazionale di nuovi e poetici sentimenti alcolici; è un manuale pronto all’uso per coloro che vogliano approcciarsi alla materia con semplicità e trovarsi presto con un drink in mano, ma più consapevoli di quello che stanno bevendo; è una facile soluzione per quanti, tornati a casa malinconici dopo una vacanza nell’isola, vogliano riviverne suggestioni ed emozioni ed immergersi nei suoi profumi e sapori, ritrovandoli immutati in un bicchiere da cocktail. (...)"
Per darvi un assaggio di ciò che vi aspetta, condividiamo con voi una delle ricette straordinarie presenti nel libro:
Brì
(Riccardo Figà - omaggio alla mia donna)
Ingredienti:
50 ml vodka Etna
90 ml limonata Polara
2 spoon acqua di mare per uso alimentare
5/6 foglie basilico
Procedimento:
Per la cialda: posizionare dello zucchero su mezzo limone e farlo caramellare con un cannello. Fare raffreddare finché lo zucchero non si sia solidificato e sollevare la cialda con una pinza.
Tecnica: Build
Bicchiere: Caraffa da taverna da 1/4 l
Garnish: Cialda di zucchero al limone e zeste di limone al sale
Gusto: Citrico, salino, agrumato
Tenore alcolico: Medio
]]>1. Chicken Boy
La storia della statua di Chicken Boy risale agli anni '60, quando il proprietario originale del ristorante Chicken Boy Fried Chicken acquistò una statua personalizzata "Muffler Man" dalla International Fiberglass Company di Venezia, modificò le sue braccia per tenere un grande secchio invece di un'ascia, e poi assunse un artista per disegnare la testa di pollo che sarebbe diventata storia. Ora è considerata la Statua della Libertà del nord-est di Los Angeles.
2. Walk of Fame
La Hollywood Walk of Fame, lungo Hollywood Boulevard, è una spettacolare vetrina di oltre 2.500 stelle in ottone su terrazzi rosa. Ogni stella incisa rappresenta un'icona dell'intrattenimento, creando una straordinaria passerella di fama che abbraccia la storia cinematografica e musicale, attirando visitatori da tutto il mondo. Un'icona luminosa che celebra il glamour di Hollywood in quindici straordinari isolati.
Situato all'ingresso principale del LACMA, "Urban Light" cattura l'attenzione dei visitatori con la sua maestosa presenza e la sua luce avvolgente. Le lampade, originariamente concepite come elementi funzionali nelle strade di città lontane, sono state trasformate in una struttura artistica dinamica e suggestiva. Illuminando la notte di Los Angeles con un bagliore caldo, l'installazione offre uno spettacolo visivo unico che trasforma l'area circostante in un luogo di bellezza e contemplazione.
Oltre alla sua impareggiabile estetica, "Urban Light" diventa un punto di incontro per locali e turisti, un luogo in cui la gente si ritrova per scattare fotografie, esplorare la creatività di Burden e sperimentare l'atmosfera unica che l'opera evoca. Questa installazione non è solo un'attrazione artistica, ma anche un elemento integrante della tessitura urbana di Los Angeles, incarnando la sua diversità e la sua brillante vitalità artistica. "Urban Light" è un inno luminoso alla creatività di Los Angeles, che si fonde armoniosamente con il paesaggio culturale della città, diventando un simbolo di rinascita e di illuminazione per tutti coloro che lo attraversano.
4. Graffiti
A Los Angeles, l'arte dei graffiti è una forma di espressione urbana onnipresente. Le iconiche Angel Wings di Colette Miller decorano la città, offrendo agli abitanti e ai visitatori la possibilità di diventare temporaneamente angeli. La Grande Muraglia di Judi Baca, uno dei murales più estesi al mondo, narra storie e riflette l'anima multiculturale della città. Le opere di Twitchell, un noto artista locale, completano il panorama, trasformando le strade in una galleria d'arte a cielo aperto. Los Angeles respira arte attraverso i suoi graffiti, trasformando ogni angolo in una tela vivente di creatività urbana.
Puoi scoprire tante altre curiosità dedicate a Los Angeles nel nostro nuovo Journals "Los Angeles"
Lo stesso libro, di cui sia testi che fotografie sono di Enrica Monzani, si è assicurato anche il 4° posto nella categoria Publisher - B12 Best Bilingual.
Maggiori dettagli su https://www.cookbookfair.com/
#Liguriaincucina #GourmandAwards #CucinaItaliana #RegionalCusine #culinary #italianfood #cookbook #Liguria
]]>Puoi trovare i nostri libri presso lo stand dell'Associazione Editori Veneti Stand L25 - Piano Forum
]]>Ci trovi dal 18 al 22 ottobre 2023 nei padiglioni del Centro Fieristico di Francoforte sul Meno, in Germania.
Puoi trovare i nostri libri presso lo stand ICE-AIE-Editori Veneti presso la Hall 5.0, stand A44.
Passa a trovarci!
]]>Sime Books a Libri in Cantina, 7-8 Ottobre 2023
Ci trovi nella Saletta dei Tulipani del Castello di San Salvatore a Susegana (TV)
Ti aspettiamo il 7 e 8 ottobre nella Saletta dei Tulipani al primo piano del Castello di San Salvatore a Susegana, per scoprire i nostri prodotti.
Scarica qui il nostro catologo
Leggi il programma delle due giornate
SIME BOOKS ti aspetta a Venezia ad "Equilibri", la prima fiera del libro a Venezia, per scoprire i nostri prodotti dedicati al Veneto. Dal 30 settembre al 1° ottobre 2023.
]]>Scarica qui il nostro catalogo :)
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Le due giornate, inserite nella maratona di lettura "Il Veneto legge", si svolgeranno nei chiostri del convento di San Francesco della Vigna a Castello. Sarà un evento rivolto a editori e librerie venete indipendenti con sezioni dedicate, interventi e novità editoriali, autori e critici che, nella settecentesca biblioteca del convento, si confronteranno sui temi inerenti all’editoria e alla scrittura.
Per maggiori informazioni: veneziainvita.biz
Il tutto è arricchito da illustrazioni super colorate e dettagliate che permettono di visualizzare con chiarezza e immediatezza le bellezze della Sicilia.
... leggi tutto su: https://ilmondodichri.com/my-mini-sicilia/
]]>Trovate la ricetta della torta verde anche sul libro di Enrica, Liguria in Cucina, uscito quest’anno per Sime Books: è un volume molto curato, in due lingue (italiano e inglese: perfetto per un regalo a un* amic* foodie che vive all’estero!). Le foto sono magnifiche e le ricette una garanzia.
... leggi tutto su: https://www.thefoodsister.it/2023/09/11/torta-verde-ligure/
]]>Lasciatevi trasportare dai profumi e sapori di Venezia!
Lavare accuratamente i gamberetti di laguna con acqua fredda.
In una pentola portare a ebollizione dell’acqua salata, quindi versarvi le schie. Appena il bollore riprende, scolarle e metterle in una bacinella e poi sgusciarli.
Preparare in 4 terrine una base di rucola.
Quando le schie saranno tiepide, aggiungere l’olio, un pizzico di sale,
il prezzemolo tritato e una spolverata di pepe.
Mescolare bene, dividerle nelle 4 terrine appoggiandole sopra il lettino di insalata e servire.
Ingredienti per 4 persone:
Preparazione del brodo di go
In una pentola versare un paio di litri d’acqua. Immergere il go di laguna insieme alla cipolla e al gambo di sedano.
Far bollire dolcemente, a fuoco molto basso, per 1 ora e 30 minuti. Con una schiumarola asportare la schiuma che si forma sopra l’acqua. A cottura ultimata il pesce sarà completamente sciolto nel brodo.
Spegnere il fuoco e aggiungere 3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
e del pepe bianco macinato al momento. Filtrare il brodo spostandolo in
un’altra pentola.
Preparazione del risotto
In una casseruola versare un filo d’olio extravergine d’oliva e il riso, quindi tostarlo per qualche minuto, continuando a mescolarlo perché
non bruci.
Aggiungere il brodo di go continuando a mescolare fino a completa cottura,
per circa 14-15 minuti. A cottura terminata, spegnere il fuoco e aggiungere una noce di burro e una spolverata di parmigiano. A piacere aggiungere del prezzemolo tritato.
Suggerimento
Quando si aggiunge il brodo al risotto la temperatura deve sempre essere vicina al bollore in modo da non provocare degli shock termici al risotto che potrebbero creare delle rotture dei chicchi o una cottura non omogenea.
In una tazza mettere in ammollo l’uvetta sultanina nella grappa e diluire il lievito di birra in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
In una terrina mescolare la farina, le uova, il latte, lo zucchero semolato, la scorza di limone grattugiata, un pizzico di cannella e un po’ di sale. Mescolare bene il tutto, poi unire il lievito di birra sciolto e l’uvetta sultanina con la grappa. Coprire la terrina con un canovaccio e lasciar lievitare l’impasto finché il suo
volume non sarà raddoppiato.
In una padella dai bordi alti far scaldare bene abbondante olio per friggere, poi versare l’impasto a cucchiaiate, distanziate fra loro in modo che le frittelle non si attacchino. Lasciar friggere da un lato, poi rivoltarle fino a che diventino di color nocciola. Toglierle con una schiumarola e farle sgocciolare su carta assorbente.
Spolverare con zucchero a velo e servire.
Queste ricette sono state prese da:
Venezia in Cucina, 80 ricette della tradizione (e non)
]]>Tutte le opere: Nicoletta Deva Tortone
Riproduzione fotografica delle opere: Flavio Tiengo
Testi: Giulia Marchi, Giulia Capotorto, Nicoletta Deva Tortone
Lingua: Italiano
Formato: Copertina rigida, 25x25 cm, 128 pagine
Edizione limitata: 100 copie
ISBN 97888314032144
La pratica di Nicoletta è una prassi alchemica. Un fare corporeo, una disciplina dell’ agire, una dottrina divinatoria alla ricerca del sé. L’ artista si muove come un aruspice ed esamina le viscere del suo lavoro; pellicole ed immagini sacrificate alla ricerca del “templum”, dello spazio sacro verso il quale proietta la sua personale volta celeste.
Il suo lavoro parla dell’ essenza del corpo e del suo linguaggio, parla di chimica della fotografia, di memoria, di negazione, di morte e di trasformazione. Utilizza la fotografia in quanto possibilità di dialogo facendo interagire eros e thanathos, sacro e profano (...)
L’ artista contamina, decostruisce: collages, lacerazioni del supporto, fili, graffe metalliche, coloriture manuali si innestano sulle pellicole fotografiche ed invadono la carta stampata. Le sue immagini sono corpi indagati, sono “tabulae anatomicae” da studiare con meticolosa attenzione, autopsie da leggere e rileggere cercando un possibile rimedio al caos. I corpi protagonisti indiscussi vengono svelati per poi essere rinnegati, martoriati ed infine sanificati; le immagini un tessuto connettivo fatto di ricordi da guarire e di ferite da medicare. Un procedimento di costruzione/decostruzione dove gli amabili resti salvati dalle immagini frammentarie ma originarie forniscono un’ impalcatura all’ opera, sostengono e immobilizzano lo sguardo. Ecco che i suoi fili rossi divengono suture, un elemento medicale, curativo atto a restituirci un corpo fisico rigenerato che ha infine preso coscienza di sé e della propria complicata esistenza. L’ immagine si fa simulacro; i corpi possono infine essere riportati in vita.
(Giulia Marchi | febbraio 2023)
Fotografie: Paola Vivezio
Testi: Paola Vivenzio, Valerio Bispuri
Lingua: Italiano
Formato: Copertina rigida, 30x23 cm, 144 pagine
Edizione limitata: 100 copie
ISBN 9788899180744
Rise from Black nasce come dichiarazione di fragilità, come possibilità di un incontro volto alla comprensione della docile fibra dell’umano e al contempo come cura delle grida d’aiuto inascoltate e occultate. I mossi delle fotografie di Paola Vivenzio sembrano scendere le scale di una tormentata esistenza umana, ma lasciano sempre intravedere un orizzonte vitale.
Il suo libro è una perla dell’anima che ci aiuta a riflettere su quello che siamo dentro e fuori la realtà che viviamo, fatta di scatti e paure, di nero e di una luce esplosiva che non smette mai di battere.
Fotografie: Barbara Pigazzi
Testo introduttivo: Angela Madesani
Lingua: Italiano
Formato: Copertina rigida, 18x21 cm, 136 pagine
Edizione limitata: 100 copie
ISBN 9788899180744
È la nostalgia il sentimento prevalente di Animica. Nostalgia dell’eterno, ma anche di quanto stiamo vedendo ora, che, in qualche modo, è già lontano dal nostro sguardo. Sono immagini ambientate nella laguna veneta, il luogo che rappresenta l’identità dell’artista, dove si è ritrovata dopo essersi persa nel difficile momento di solitudine del 2020-2021. È il luogo della sua infanzia, dove andava, con la bassa marea, insieme al padre Alfonso, a pescare i molluschi. Il padre, che ancora pesca, è protagonista di alcune delle sue immagini, è sempre di spalle, non sono ritratti, se non di atmosfere. Nonostante la presenza dell’acqua, sarebbe sbagliato pensare a quelle distese sabbiose, alle barene, come a un luogo di mare. Qui l’acqua è stagnante, ferma. Non vi sono movimenti fluidi, ondosi. Sono per lei i luoghi dell’attesa, nei quali si è raccolta con il sole, la pioggia, d’inverno, d’estate, ad aspettare l’immagine, che le è arrivata di volta in volta come un dono. Nessuna di esse è rubata, casuale, immediata, ognuna è pensata, meditata, cercata.
]]>Sono una cuoca che colleziona ricette della tradizione ligure, le racconta con parole e immagini e che insegna a cucinarle.
Credo nel valore delle tradizioni: sono radici che ci rendono un po’ più stabili. Per questo mi piace raccontare ricette tipiche e parlare di quelle botteghe storiche che hanno nutrito generazioni di genovesi. Vorrei riuscire a proteggerle un po’ dalla polvere del tempo e dell’aridità della globalizzazione....
leggi tutto su
https://www.asmallkitcheningenoa.com/it/asmallkitcheningenoa/
"Liguria in cucina – The Flavours of Liguria" non è solo un libro di cucina ligure, è un atto d’amore verso la mia terra, è il miglior assaggio della ricca tradizione culinaria ligure che posso offrire.
GRAZIE 😊
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Sabato 20 maggio ore ore 15.00Vi aspettiamo all'evento:"Tutti frutti: i segreti di come trasformare la frutta in deliziose confetture, marmellate, composte, gelatine e canditi" |
... interverranno gli autori, la Chef Francesca Maggio cofondatrice e docente della scuola di cucina e pasticceria ICOOK e Marco Arduino fotografo professionista di Simephoto, che sveleranno i segreti del backstage e saranno a disposizione per il firma copie. Seguirà una deliziosa degustazione a fine presentazione.
Anche quest'anno saremo presenti al Salone Internazionale del Libro di Torino insieme agli amici dell'Associazione Editori Veneti.
Dal 18 al 22 maggio ci troverete allo stand W161 all'interno del Padiglione Oval.
Sabato 20 maggio alle ore 15.00 Vi aspettiamo all'evento:"Tutti frutti: i segreti di come trasformare la frutta in deliziose confetture, marmellate, composte, gelatine e canditi" |
Alla presentazione del libro "Tutti frutti" interverranno gli autori, la Chef Francesca Maggio e Marco Arduino fotografo di Simephoto, che sveleranno i segreti del backstage e saranno a disposizione per il firma copie. Seguirà una deliziosa degustazione a fine presentazione.
]]>https://www.pensieriepasticci.it/2023/05/asparagi-alla-milanese.html
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23 MARZO 2023 - Presentati al MIA PHOTO FAIR i nuovi libri di
12.00 – Alberto Damian | Gallery
TITOLO: Animica
AUTORE: Barbara Pigazzi
CASA EDITRICE: Sime Books
CON: Barbara Pigazzi (fotografa)
STAND: 15C
13.00 – Alberto Damian | Gallery
TITOLO: Rise from black
AUTORE: Paola Vivenzio
CASA EDITRICE: Sime Books
CON: Paola Vivenzio (fotografa)
STAND: 15C
14.00 – Alberto Damian | Gallery
TITOLO: 9-8-1960
AUTORE: Nicoletta Deva Tortone
CASA EDITRICE: Sime Books
CON: Nicoletta Deva Tortone (fotografa)
STAND: 15C
Leggi tutto su https://www.miafair.it/presentazioni-editoriali-e-book-signing/
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<< Ron Galella era un fotografo, paparazzo, classe 1931, di origini italiane e nato e cresciuto a New York. Usare l’obiettivo della fotocamera come faceva lui oggi è praticamente impossibile, Ron era capace di imbucarsi alle feste, di prendersi pugni e processi pur di catturare gli istanti dei suoi soggetti, istanti e non pose. Le sue fotografie sono attimi, scene di vita che oggi non hanno valore, le considererei patrimonio INTOCCABILE. Nell’era odierna non siamo più capaci, prendiamo Instagram, Facebook, Snapchat e social vari, non mostrano la vita reale, ciò che mostrano sono pose, apparenza, finzione>> ........leggi tutto l'articolo su https://www.moltouomo.it/lifestyle-uomo/2023/01/30/ron-galella/
]]>Comunicato Stampa
Al Sarcinelli di Conegliano,
Ron Galella, il Paparazzo Superstar
conquista il pubblico
Mostra prorogata al 5 marzo.
La prima italiana di Ron Galella, il paparazzo superstar, ha conquistato il pubblico, che ha dimostrato molto interesse per un fotografo che, per la sua intraprendenza, anzi sfrontatezza, è diventato un mito. Un artista disposto a tutto pur di catturare ciò che i protagonisti del jet set americano, da Marlon Brando a Jackie Kennedy, volevano nascondere o mantenere privato.
Le sue immagini, che ci trasmettono il sapore di un’epoca, continueranno ad essere esposte in Palazzo Sarcinelli, a Conegliano, sino al prossimo 5 marzo.
Lo hanno deciso il curatore Alberto Damian insieme a SIME BOOKS, società organizzatrice della mostra-evento ed al Comune di Conegliano.
La chiusura della mostra era stata prevista per il 29 gennaio.
“È una mostra imperdibile che, ai tempi dei selfie e di Instagram, ci porta indietro ad un tempo che non esiste più, nel quale le star entravano nelle nostre case soprattutto attraverso le pagine dei settimanali di costume e scandalistici, le copertine dei dischi, i poster e le locandine dei film. Questo succedeva anche grazie ai paparazzi e, in particolare, a Ron, che con le sue fotografie ci ha permesso di vedere le stelle più da vicino”, afferma il curatore.
Info su www.paparazzosuperstar.com
Ron Galella, Paparazzo Superstar
Conegliano (TV), Palazzo Sarcinelli
Prorogata al 5 marzo 2023
A cura di Alberto Damian
Mostra prodotta e organizzata da SIME BOOKS
In collaborazione con Città di Conegliano (TV)
Ufficio Stampa
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel 049.663499
rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net
"Thank you so very much for the tour and the most incredible showing of photos."
© 2023 Credit Michael Spilotro ( Instagram @michaeljs )
Michael Spilotro told us: << My first sighting of Ron Galella happened just after I moved to New York City in the 90’s while I was photographing an event loaded with celebrities posing on the red carpet. He was about 6 feet something tall, well dressed in a suit, looking and appearing much better than the rest of us photographers. He came equipped with a Nikon F3 camera around his neck with a very large “potato masher” Metz flash attached to it. It was kind of intimidating to see him in the flesh as his reputation preceded him. But to actually see him in person doing “his thing” in such close proximity to me was not something I had ever imagined happening. He slid to the front of the red velvet ropes with his camera at his chest while he yelled out the celebrities names while blasting away with his flash. Watching him work was like watching a finely tuned machine in that no move made was wasted, his every action obviously tempered by years of experience. I had heard numerous stories about him in the news chasing celebrities on the streets; but I never thought he’d ever come to something as boring as a celebrity event on a red carpet.
When the event was over I had a chance to introduce myself. I briefly chatted him up but he was too focused and somewhat rushed trying to get to the lab to process his exposed film immediately afterwards. He was all business. During the days of film, this was standard practice for most photographers that worked with agencies and shot celebrities. It was of the upmost importance to have the processed film in the agency offices that night or first thing in the morning. Because if the photographer luckily took any “exclusive” photos the agents could call publications and let photo editors know these images were available for sale. This allowed agents like Ron’s wife Betty, to make sales beating out the competition at times for very lucrative amounts of money based on the scarcity of the image, who was in the photo, or perhaps even a “wardrobe malfunction” where a celebrity showed a little more than should have.
Ron was wanting to extend his reach and do multiple events each night. He hired photographers to shoot events for him because he could only be at one place at a time. This freed up Ron to attend and shoot what he felt were the most important events. He paid these photographers a salary to which he would own the copyright and all rights to every image shot by these photographers. This would help grow the Ron Galella brand footprint, enable his business to cover multiple events in New York and Los Angeles on a daily basis, and build his legendary photo library.
Eventually it got to the point where I was able to interact with Ron about once or twice a month. The most memorable day I had with Ron was the opportunity to work side by side with him at one of the largest movie premieres that I’d ever covered in New York City. Ron and I were both at the Ziegfeld Theater for the world premiere of the movie Cop Land. There was a large contingent of international press there because so many major movie stars would be in attendance. Needless to say Ron was laser focused as he shot each and every celebrity that walked down the red carpet. Ron yelled to get the celebrities attention while shooting his Nikon with the light from his huge flash dwarfing all others. I basically shot my images of these celebrities “feasting at the table Ron set”, as he did all of the hard work to get the attention of these famous A-list actors and actresses as he coaxed them to look our way. And yes; they acknowledged Ron, there is no question that most if not all knew who Ron was.
It was total thrill for me to work right next to someone who was deserved of the title Paparazzo Superstar; because that’s exactly who Ron Galella was. >>
THANK YOU !
Il paparazzo più famoso degli Stati Uniti è Ron Galella. Le affinità elettriche furono quelle passionali tra Man Ray e Lee Miller.
Due mostre ricche di suggestioni e di erotismo che ho visitato e che mi hanno piacevolmente inebriata.>>
Leggete tutto l'articolo di Bettina Zagnoli su:
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Grazie alla gentilissima Elisabetta Pasquettin vicedirettore del giornale éNordEst per questo articolo:
“Questo mio viaggio nella memoria è stato un percorso talora commovente, talora gioioso, e qualche volta agrodolce. Spero, con questo libro, di riuscire a trasmettervi la mia passione per la fotografia e a farvi percepire l’impegno con cui ho lavorato per cogliere questi momenti decisivi che, mi auguro, dureranno per sempre. Immagini scattate di sorpresa con il mio stile unico e spontaneo – il mio famoso paparazzi approach!”.......
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https://www.enordest.it/2023/01/15/sei-qualcuno-solo-se-ron-galella-ti-fotografa/
<<La mostra è un percorso nello Star System, soprattutto degli anni ’70 e ’80, nel fascino di personaggi famosi della cultura, del cinema, della musica, dell’arte.
Bellezza, eleganza, classe di un’epoca che fa brillare gli occhi.>>
Vedi la recensione completa su http://www.stefanoparrucchieri.eu/mostre.html
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